di Giancarlo Maccaferri twitter@gfm1803
Scusa se ti ho chiesto di entrare in chat privata ma mi sembri triste stasera.
Sono al limite.
Cosa ti è successo?
Una storia terribile.
Una storia finita male?
Sei mesi che mi vedo con uno.
Un grande amore. Sei mesi sono da considerarsi una storia seria.
Anch’io lo pensavo.
E invece?
Ho scoperto che è sposato. E poi scopa anche con altri.
Dopo sei mesi lo hai scoperto? Mai neppure un sospetto?
Per me era disponibile solo una notte e un pomeriggio alla settimana, con la scusa del lavoro per sei mesi l’ho visto solo due volte alla settimana. Si …sono uno scemo, ma ne sono innamorato e credevo a tutto quello che mi raccontava.
Come hai fatto a scoprirlo?
Io ho insistito per vederci più spesso, dopo sei mesi mi sembrava normale l’idea di abitare insieme, si …insomma, potevamo provare la convivenza. L’ho stressato fino a quando mi ha detto tutto della sua vita.
Ma se a te va bene comunque e lui non vuole cambiare la sua vita, puoi tenerlo così com’è.
Non m’interessa. Io lo amo. È la mia vita. Non posso condividerlo con altri.
E allora? Non mi sembra ci siano molte soluzioni. Tu quale futuro vedi?
Ieri sera mi convinto ad andare in un albergo per spiegarmi bene come stanno le cose.
Mi ha violentato!
È stato uno stronzo. Era sempre stato gentile, non potevo immaginare.
Cazzo, mi ha violentato invece di parlarmi del nostro futuro.
Per due ore mi ha fatto di tutto, senza pietà, mi ha umiliato, picchiato, violentato fino a quando non sono svenuto… poi se ne è andato. Quando ho ripreso conoscenza lui non c’era.
Non sono mai stato così male in vita mia, ho ancora male dappertutto!
Non so se è meglio che vada al pronto soccorso… ma cosa racconto?
Lo denunci per quello che hai subito!
È stato terribile, pensavo di morire.
Non posso raccontarti cosa mi ha fatto… a un certo punto lui mi ha messo qualcosa in bocca per non fare sentire che urlavo e allora io ho chiuso gli occhi.
Se ci penso, mi sembra che non ero io …non era lui.
Denuncialo così paga l’essere falso e violento.
Ci ho pensato ma poi, io che fine faccio? E poi non mi crederebbero.
E a lui, cosa succederebbe? Io non voglio fargli del male.
Non essere scemo, devi denunciarlo. È pericoloso non solo per te… ma anche per gli altri ragazzi che frequenta.
No! Forse sono stato io ad averlo stressato troppo. Comunque non posso denunciarlo, sarebbe uno scandalo pubblico. Nessuno sa di me.
Cazzo, ma se hai 30 anni, vivi da solo, sei autonomo come lavoro, che problema c’è, parli della tua dignità!
Non ho il coraggio.
…Ok, scusa, in fondo so quasi nulla di te …e adesso?
Pensavo di cercarlo per farmi spiegare perché si è comportato così.
Non fare lo scemo …dimenticalo se non vuoi denunciarlo.
Sì, ma io lo amo. Anche adesso vorrei fosse qui con me, ieri ho sbagliato io ad insistere nell’averlo solo per me, magari adesso che si è sfogato ci pensa con calma e trova una soluzione …io spero in questo.
Senti …prenditi qualche giorno, poi decidi con calma.
Non so cosa fare.
Appunto. Non fare nulla, continua la tua vita normale, tu sei un bel ragazzo e il mondo è pieno di uomini bravi che ti faranno innamorare di nuovo, fra qualche giorno tornerai ad uscire e a guardarti intorno.
No, io amo lui.
Ok, ho detto le solite banalità…
Cazzo ma ti ha violentato! Non è amore! È violenza pura! È da mettere in galera!
Hai ragione, per come la vedi tu, ma io che ho vissuto per sei mesi il suo amore, il suo affetto, penso che sia una bella persona. È tutta colpa mia se si è comportato così. Io forse sono troppo insicuro. Ma mi manca da impazzire, il solo pensare che forse non lo vedrò mai più non lo sopporto.
Ma lui non è innamorato di te se ti ha fatto del male!
Si, lo è! E io di lui. Forse tu non sei mai stato innamorato e quindi non capisci che io non posso vivere senza di lui.
Sì, sono stato innamorato e ho anche amato.
E non ti è mai capitato di litigare?
Certo, sono stato anche minacciato con un coltello dalla lama di trenta centimetri, ma era colpa mia, avevo tradito pur sapendo della gelosia e anche cosa rischiavo.
Vedi che anche a te è capitato come a me.
Guarda che io quella volta me la sono cavata perché sono un buon affabulatore e sono molto paziente, non mi sono fatto prendere dal panico, ma da quella volta tutto è cambiato, nell’arco di poco la storia è finita. Ancora oggi a distanza di anni io so che lo amo, che è l’unica persona di cui sono stato davvero innamorato, ma ho deciso che io devo sopravvivere al grande amore e ai trenta centimetri di quel coltello.
Comunque avevo sbagliato io e in modo cosciente, tu invece non hai sbagliato nulla, hai chiesto solo di trasformare la vostra storia in qualcosa di più serio.
La colpa è mia, sono un egoista, dovevo avere pazienza, accettare i suoi tempi, ho rovinato tutto.
Non dire cazzate! Lui si è dimostrato uno che non avendo soluzioni ha usato violenza.
Nel mio caso voleva uccidermi perché avevo tradito il nostro amore, le nostre promesse, il nostro futuro. Ma il tuo uomo ti ha fatto del male per farti capire, a modo suo, il ruolo che lui ti ha assegnato.
…e io credo di poterlo accettare quel ruolo, se lui vuole così, io lo accetto. Non posso perderlo. Io lo amo.
Sei la perfetta descrizione dei drammi che succedono quotidianamente…il problema che essendo drammi, normalmente finiscono con il morto! E in questo caso tu sarai la vittima e lui il carnefice se non ti allontani da lui.
Tu esageri, lui non è così, è stato solo un momento di stress.
Pensa a ieri sera, pensa alle sue parole, alla sua violenza, al suo diventare un mostro incontrollabile …pensaci prima di ricontattarlo!
Non voglio pensarci adesso, scusa se ti ho raccontato questo, avevo bisogno di dirlo a qualcuno.
Grazie, sei gentile ad avermi ascoltato, adesso vado a dormire, notte.
Notte e prenditi una tisana rilassante così, forse, dormirai tranquillo. Domani ragioniamo ancora insieme, se vuoi.
Grazie, domani ti telefono, ne parliamo ancora. Adesso ho solo voglia di non pensare.
(24 agosto 2014)
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