di Daniele Santi
L’orrendo ministro dell’Etica e dell’Integrità [sic] dell’Uganda Simon Lokodo ha dichiarato durante una intervista all’emittente radiofonica Radio Netherland Worldwide che sono stati i bianchi ad introdurre l’omosessualità in Africa, perpetuando il falso mito che l’omosessualità nel continente non esiste.
L’integralista Lokodo, che parla fluentemente sei lingue segno che potrebbe essere segno di eccellente memoria che non si traduce in intelligenza, è stato intervistato sul famigerato Anti-Homosexuality Act, che criminalizza relazioni e persone omosessuali e sull’Anti-Pornography Act, una nuova trovata dei governanti ugandesi che impone alle donne di vestirsi in un certo modo, piuttosto che in un altri, per rispettare la “moralità”.
Interrogato sulle ragioni che hanno spinto il governo a varare le due leggi, restrittive delle libertà individuali, Lokodo ha generalmente citato la necessità di adeguare la legge alla Costituzione del paese.
Riguardo all’omosessualità presuntamente introdotta dai bianchi, Lokodo la spiega con semplici parole: “Gli Africani hanno detto, se lo possono fare i bianchi, perché io no?”…
(26 maggio 2014)
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