di Paolo M. Minciotti
Erano circa le sei del mattino quando una coppia di trentenni gay si mette in fila al Mc Donald’s per fare colazione: una ragazza passa loro davanti e loro la redarguiscono “Tranquilla amore”, lei torna al suo posto.
Nella fila a fianco due giovani cominciano a prenderli in giro, li chiamano froci, i due trentenni dicono loro che nessuno vuole problemi, e sono immediatamente aggrediti, pestati gratuitamente; uno dei due aggressori tira fuori un coltello, non fa in tempo ad usarlo, arriva la Polizia.
I due gay sono pestati brutalmente, uno dei due è seriamente ferito, lo portano all’ospedale. Il coltello viene ritrovato in strada dagli agenti. I due maschioni aggressori arrestati, uno dei due è un militare di carriera. Hanno attaccato per odio puro, senza ragione. Erano ubriachi.
Altri due gay, qualche ora prima, attraversano la Gran Via: due maschioni ubriachi in macchina gridano loro “Brutti froci ve la facciamo vedere noi”, i due ragazzi non rispondono, i due li inseguono, scendono dalla macchina, li pestano e se ne vanno. Senza ragione. Semplicemente perché li hanno visti camminare per la strada e li hanno individuati come omosessuali.
Ora vedremo se il PP che strizza l’occhio alla destra estrema e omofoba e all’integralista chiesa spagnola, lascerà che la giustizia segua il suo corso o se qualcuno dei suoi esponenti, con pubbliche dichiarazioni, accuserà le vittime di essere “troppo visibili”, come il PP spesso ha fatto.
Il quotidiano ABC, che parla della questione, sottolinea le maniere effeminate (“amaneradas”) dei due gay aggrediti.
Questo articolo è dedicato a coloro che dipingono la Spagna come il paradiso in terra per le persone omosessuali.
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