di La Lurida twitter@LaLurida
Insomma, cz’abiam un presidente del Consiglio che è a favore dei gai e delle lésbiche! Soprattutto quando non cze li ha fra i maroni in Itaglia.
Insomma, Enrico Barzel-Letta cz’ha fatto sapere a tutti (che siam tutti semi noialtri!), che va a Soczi, alle Olimpiadi che cz’hanno i cartelli che non si può pisiare in piedi né andare a pesca nella tazza del czesso che dioscapato bisogna esser dei deficzenti per far dei cartelli così, per difendere i diritti delle gzenti gaie, degli omosesuali e di tutti quelli là, perché bisogna pur andare a difenderli fuori dal paese dato che in Itaglia non fa gnente, non dicze una parola, non si esprime, non articola, non fiata.
Insomma, un ectoplasma.
Cosè che si va in Russia in misione umanitaria e l’Itaglia che salti per aria con i gai e le lésbiche che vengon pestati per le strade, con i politiczi che gli tiran dei cancheri sui soczial network, con Renzi che dice “a” e poi fa “b”, con la leggze sull’omofobia che difende gli omofobi, con le coppie di fatto che cze le han solo in Parlamento e a noi che caghiamo normale gnente, ché l’uguaglianza care lésbiche e gai che siete anche onorevoli e senatori voi cze l’avete e noi no, e bla bla bla, un sacco di madonne, due cazate, un tric e trac, nu’ babba e jate a ‘fancule ‘a vvuje e a mmé ca’ vo’ cunt’.
Mia nonna Adelina, che dalle mie parti cz’avevam le nonne che si chiamavan Adelina molto prima di Walt Disney, che la fortuna è una cosa serissima, diczeva sempre che uno dei sentimenti più sani per un essere umano è la vergogna, perché chi la prova rimane umile.
Magari czaveva anche ragzione la nonna Adelina, tè Enrico cosa dicizi?
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