Per la Corte Suprema dell’India l’omosessualità reato era, reato è e reato sarà. Sorda ai cambiamenti della società, insensibile ai mutamenti sociali, la Corte Suprema dell’immenso paese asiatico conferma che i rapporti omosessuali tra adulti consenzienti sono reato e quindi punibili con la prigione.
Meno interesse dimostrano gli Alti rappresentanti indiani verso le bande di giovani che violentano in massa donne, anche giovanissime, sugli autobus, ma cedono – per paura? – alle pressioni dei gruppi religiosi del paese annullando una sentenza del 2009 di un tribunale di New Dehli che aveva depenalizzato l’omosessualità.
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