Con un cinismo che rasenta la crudeltà Vladmir Putin si è rivolto ai giovani leader del suo partito Nuova Russia, chiedendo loro di non discriminare gli omosessuali perché la vergognosa legge che ha imposto alla Duma non parla di discriminazione, ma solo di “protezione” dei minori.
Putin ha continuato dicendo che tutto quello che la legge fa è “limitare la propaganda omosessuale diretta ai minori”, cosa già disgustosa in sé, dato che non esiste propaganda quando si parla di diritti umani di ugaglianza e rispetto, ma esiste educazione.
Il leader russo che controlla il gas di tutto il mondo non ha speso una parola sugli attacchi Neonazisti a giovani gay torturati e messi alla berlina su Vk.com, non ha spiegato come mai la polizia non interviene per fermarli, ma ha avuto la faccia tosta di incoraggiare i giovani leaders politici ad evitare “ogni ostilità verso le persone con orientamento sessuale non-tradizionale”.
Come se non fosse stata l’approvazione della legge da Putin stesso fortmenete voluta a creare un ambiente ostile, a spingere gli estremisti ad organizzarsi in gruppi violenti contro le persone LGTB come target (un target creato proprio dalla legge), le cui azioni hanno fatto aumentare spaventosamente il numero di rapimenti e violenze.
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