C’erano decine e decine di migliaia di persone in via del Plebiscito che incitavano il Capo dei Capi a lottare per loro, addirittura la Biancofiore aveva annunciato la sua partecipazione, insomma nella testa degli organizzatori dell’evento -abusivo- sarebbe stato un bagno di folla per l’Omuncolo giunto alla fine dei suoi giorni.
Eran forse quaranta, c’è chi dice cinquanta, panini e banane pagate, e acqua naturalmente che siam pensionati e ci viene il coccolone con sto caldo che domenica a Roma non si respirava, davanti a Roma Nord, stazione ferroviaria, due ragazzi son svenuti, e grida di “Duce! Duce!”, lo scrive il giornale comunista di Travaglio.
Lui solo sul palco, inquadrato dalle telecamere che non zoomano sulla folla. Perché di folla non ce n’è.
Ci sono casini e strascichi ed altre denunce. Quei comunisti che governano il Campidoglio, Ignazio Marino in testa, fanno sapere dalla pagina ufficiale del Sindaco su Facebook che il Campidoglio “non ha mai autorizzato un palco per il comizio del Pdl in via del Plebiscito, che è stato montato senza fare alcuna richiesta in comune. Ho informato il Prefetto” continua Marino, “ed è stata immediatamente applicata una sanzione amministrativa nel massimo ammontare. Domani, smontato il palco, la polizia locale verificherà danneggiamenti alla sede stradale e alla segnaletica e darà notizia di reato alla Procura della Repubblica”.
Comunisti facinorosi accorsi a decine di migliaia per massacrare i Berluscones e dare il via alla Guerra Civile vaticinata da quel maestro di tolleranza che è Sandro Bondi, hanno dichiarato alla sottoscritta di persona personalmente di avere visto cartelli stradali segati e portati via per lasciare spazio al palco per il Nano, secondo la filosofia del “facciamo tutti quello che cazzo ci pare” tanto cara all’Omuncolo e ai suoi soci.
La falsità dei comunisti, e anche degli ex comunisti come Sandro Bondi, che lui nel PCi c’è stato sul serio non come l’80% di quelli del PD che non sanno nemmeno cos’era, lo dico giusto per informare, è nota quindi immaginiamo che le cose siano andate diversamente. Messi sull’attenti dagli ordini perentori del figlio di dio in persona alla segnaletica sono spuntate le gambe e in gruppo i cartelli si sono allontanati, immagazzinandosi da soli sugli scaffali del ripostigli comunali, perché a tanto arriva il potere dell’Omuncolo.
Quel che resta di un Omuncolo piange dal palco, o fa finta di, saluta gli astanti, le decine di migliaia di astanti, alcun dei quali propongono bandiere di Forza Italia, che è il nuovo che avanza e finisce lì. Ci sono altri processi in vista, pare. Toccherà sopportare altre sentenze comuniste dettate dal Politburo sovietico. Siam sempre lì.
Poche ora prima il sindaco che ha cambiato la storia di Roma, il bravo Alemanno provetto ingegnere prestato alla politica e genio della nuova Italia in politica per mantenere l’umiltá necessaria ai grandi, improvvisava una orrenda caciara con i suoi amichetti lungo via dei Fori Imperiali pedonalizzata (chiarisco: credo che la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali sia una stupidaggine che Marino pagherà cara, organizzata male e gestita peggio, ma magari ci sono altre decisione successive di cui ancora non siamo a conoscenza, il futuro parlerà) alla presenza di migliaia e migliaia di persone.
Nulla da dire sulle contestazione che sono legittime, molto da dire sulla civiltà di questa gentaglia che considera casa propria qualunque luogo dove posi le sue zampe.
Davvero un weekend di pace e tolleranza per i Signori che accusano i comunisti -che non esistono- di intolleranza (poi fanno amicizia con Putin, noto democratico) e che si fregiano del titolo di Popolo delle Libertà, per fare quello che cazzo gli pare.
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