Settanta morti un una notte, sono queste le notizie che arrivano dall’Egitto. Del nostro contatto Mamo non abbiamo notizie dal 17 luglio, sarà vivo? Sarà agli arresti? Starà bene?
Non sono domande retoriche, le poniamo per ricordare a chi non vuole ricordarlo che in Egitto si sta giocando una partita mortale tra una fazione e l’altra con un tributo di vite umane altissimo.
Ma cosa sta succedendo davvero in Egitto?
Succede che la radicalizzazione del movimento islamista seguita al colpo di stato dei militari ha portato ad una unione, fino a un mese fa impossibile, tra Fratelli Musulmani e Salafiti che inneggiano ad uno Stato basato sulla sharia, la legge islamica. Una radicalizzazione che ha portato all’occupazione permanente delle piazze della Capitale e alla decisione dell’Esercito di chiedere al popolo, attraverso un discorso del generale Abdel Fatah al Sisi, di scendere in piazza oggi per conferirgli il mandato di per “combattere il terrorismo”.
E’ guerra civile. Falliti i negoziati, scomparso Mohamed Morsi (non si sa dove sia) la galassia islamista alla ricerca dell’affermazione del suo progetto di stato basato sulla sharia, delle persecuzione dei militari, del martirio in terra per la gloria in cielo, ha mollato gli ormeggi e si è lanciata alla conquista dell’Egitto non importa a quale prezzo, fiera del suo disprezzo per la vita terrena.
Il quotidiano Europa, pubblica una intervista ad uno dei leader dei Fratelli Musulmani che vi invitiamo a leggere.
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