di Giovanna Di Rosa
I capigruppo pro-tempore e il capo supremo del M5S si incontreranno tra poco con Giorgio Napolitano, che hanno in passato insultato pesantemente, fatto oggetto di scherno per la sua età e tutto ciò che sappiamo.
Dopo avere lavorato alacremente affinché l’inciucio Pdl-PD (come lo chiamano loro) riuscisse, Grillo ha visto il suo Movimento franare alle amministrative dove è praticamente scomparso (a parte in due città) lasciando tutti coloro (noi compresi) che speravano veramente in un’ondata nuova di politica dopo le elezioni di aprile nello sconcerto, con la certezza che questo Grillo è più cialtrone che statista.
Da parte nostra pur non amando particolarmente Grillo, pur pensando che Casaleggio più che un eminenza grigia sia grigio e basta, continuiamo a ritenere che il Movimento 5 Stelle rappresenti la novità che la politica italiana aveva bisogno.
Per molte ragioni che vanno al di là della loro presenza/capacità in parlamento.
Ora vedremo cosa dirà Grillo nella conferenza stampa post-incontro: se continueranno le grida o si delineerà una strategia che vada al di là del “noi al 51%” buono per le storielle ai bambini, ma completamente impossibile nella realtà.
E aspettiamo anche una forte presa di posizione sulla richiesta del Pdl di sospendere i lavori parlamentari per tre giorni a causa dei guai giudiziari di Berlusconi.
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