Il 30 giugno scorso, Vladimir Putin, Zar Supremo della nuova dittatura Russia, nuovo censore di ogni dissidenza, differenza, intelligenza, ha firmato la legge fortemente voluta da lui stesso in combutta con la Chiesa Ortodossa, che rende invisibili i gay e le lesbiche.
Dal 30 giugno qualsiasi manifestazione pubblica correlata all’omosessualità, compresa la dichiarazione di essere gay o lesbica, un atteggiamento troppo vistoso, o il fatto di essere un o una trans e di camminare per la strada, può essere oggetto di sanzione od arresto configurandosi come “propaganda omosessuale”.
La legge è valida in tutta la Russia e viene firmata dal presidente Putin dopo che quest’ultimo ha dichiarato a più riprese che in Russia “gay e lesbiche non sono discriminati”.
Sul nuovo numero di Yomagayzine Italia un dossier sull’argomento chiamato “Dossier Russia Omofoba”, che potete scaricare qui.
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