Sono gli esponenti religiosi che sanno sempre cosa pensa dio e che usano la sua parola quando c’è da dividere, sono gli evangelisti che affermano che dio “ama gli omosessuali ma odia l’omosessualità”, e che insieme ai cattolici siciliani ha dato vita alla “Marcia per la famiglia” come risposta al recente Gay Pride di Palermo.
Quattro gatti furiosi contro 150mila persone gioiose e allegre con tutta una città al seguito.
Alcuni delegati delle intolleranti associazioni organizzatrici hanno chiesto ed ottenuto di incontrarsi con alcuni rappresentanti del mondo politico siciliano per ribadire che per loro la famiglia è quella formata da un uomo e una donna e per chiarire che loro son buoni e non ce l’hanno con “qualcuno”, ma intervengono a “favore della famiglia”, che è noto tutti vogliono distruggere.
E’ esilarante, anche se drammatico, vedere come confessioni religiose lontane ed avversarie si ritrovino unite nell’odio comune contro le minoranze.
Davvero senza fine è la loro santa compassione.
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