Che Josefa Idem sia colpevole o no, è cosa con cui lei stessa dovrà vedersela, le sue dimissioni sono arrivate, tardive, ma sono arrivate, ora la battagliera campionessa olimpica ed ex Ministro dovrà sanare la sua posizione e prendersela con chi ha sbagliato se, come lei ha detto, “ho sempre delegato”, dati i pressanti impegni sportivi.
Ciò che sfugge ai più, tra i consigli delle associazioni arcigaie che volevano Kyenge, tra quegli altri che volevano quell’altra, tra i plausi più o meno contenuti al viceministro Guerra, tra varie deleghe distribuiti tra neodemocristiani integralisti (Ministro Delrio e Sottosegretario Belfiore), è che il Ministero per le Pari Opportunità è sparito.
E’ sparito un simbolo.
E’ sparito un Ministro che aveva dichiarato in più occasioni di essere favorevole al grande cambiamento legislativo che milioni di persone, non solo omosessuali, si aspettano in questo paese: una legge sulle unioni omosessuali.
Questo governo conservatore incapace di decidere ha colto l’occasione per seppellire per l’ennesima volta un’idea di società.
A questa tanto semplice conclusione sarebbero dovuti arrivare i vari capetti delle associazioni troppo impegnati nei vari Gay Pride, Onda Pride, W Il Pride, A fess’ e praid, e a gridare le loro patetiche piattaforme politiche come se fossero governanti di stati indipendenti.
E magari farsi sentire.
La realtà Signori, è sempre assai semplice da osservare, quando la si voglia vedere e su di essa si voglia agire.
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