La scelta di Micaela Biancofiore come Sottosegretario alle Pari Opportunità fa parte certamente del rituale scambio di poltrone tra partiti cui, naturalmente, PD e Pdl non si sono sottratti, così come fa parte di quegli squallori che molti italiani non avrebbero voluto vedere più.
La sua nomina ha fatto infuriare la rete (La Biancofiore alle pari opportunità e’ come il ku klux klan all’immigrazione, è solo uno dei tweet inviati), molte esponenti di associazioni lgtb si sono indignati per le sue reiterate dichiarazioni omofobe che sembrano più dettate da ignoranza che da cattiveria (e non è che spesso le due cose non vadano insieme, anzi).
Quella che va detto è che la scelta di Biancofiore come Sottosegretario indigna per l’insipienza politica, l’incultura, la mancanza di qualsiasi argomento che non sia menomalechesilvioc’è; disturba una nomina come semplice contraltare a Iosefa Idem (peraltro favorevole ai matrimoni gay), testimonia i mal di pancia con cui nasce questo governo fatto di opposti che non s’incontreranno mai e che vanificheranno gli sforzi di Napolitano (o se preferite quelli di tutto coloro che hanno fatto in modo che le cose andassero come sono andate), testimonia il disinteresse e l’incapacità di questa classe politica verso una società giusta, moderna, rinnovata.
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