Inizia il secondo mandato di Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica in disfacimento votato in extremis da PD e Pdl, prima della distruzione del partito dell’ex Bersani e della dimissione di massa della segreteria PD che abbiamo ampiamente commentato.
Giorgio Napolitano ha detto che farà un governo “con pieni poteri”, quasi che quello di adesso non li avesse, ha solo le Commissioni bloccate per impedire che le cose vadano nella direzione in cui non vogliono che si vada.
Nomi sul premier? Tanti, e uno spicca su tutti: quello di Amato. Con D’Alema agli Esteri.
Insomma, se proprio volevano fare un golpe potevano evitare le elezioni. Era febbraio e c’era le neve. A parte le battute: l’Italia perde un altro treno e potrebbe essere l’ultima della notte. Sarebbe bene pensarci.