Rouco Varela, integralista capo della Conferenza Episcopale Spagnola, approfittando della Destra al potere sta esercitando pressioni sul governo affinché legiferi per abrogare il matrimonio gay, da sempre inviso alla Chiesa spagnola e al suo partito di riferimento, il PP che sta affamando il paese e che soffoca gli scandali di corruzione interni ed esterni ai suoi governi locali e nazionale prendendosela con le leggi sociali portate avanti negli ultimi due governi socialisti a guida Zapatero.
Da quando, nel 2011, Mariano Rajoy è salito al potere, gli attacchi al divorzio, all’aborto e al matrimonio per tutti sono stati costanti e ripetuti, e questo nonostante la Corte Costituzionale, dopo sei anni, abbia dichiarato la Costituzionalità della legge sul matrimonio omosessuale che il PP aveva portato davanti all’alta corte all’indomani della sua approvazione ben sapendo che di incostituzionalità non c’era traccia.
I vescovi spagnoli hanno tra le loro fila i più potenti nemici della comunità gay del paese, compreso il Vescovo di Tenerife, quello che diceva “se ti distrai, ti seducono”, riferendosi ai minori che sono abusati sessualmente da preti cattolici.
Gli spagnoli sono largamente favorevoli al matrimonio gay e in maggioranza fortemente ostili alla Chiesa, collusa con la dittatura di Franco, e fortemente invasiva della vita privata altrui. Pensiamo che saggezza (o opportunismo politico) imporrà al PP di non toccare la legge, lasciando che Rouco Varela gridi come tanto gli piace fare.
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