Prima della famosa frase, Battiato aveva detto, facendo riferimento alla zia che faceva la sarta, che quando passava un uomo, lei e le sue allieve riuscivano a vederne tutto, anche i difetti, e non avevano neanche la quinta elementare, questo perché non erano serve dei padroni.
Dopodiché ha aggiunto, “farebbero qualunque cosa queste troie che si trovano in giro… nel Parlamento, è inaccettabile, dovrebbero aprire un casino e farlo pubblico”.
Io in “quella” parola, “troia”, non ci vedo un attacco sessista: dal 2008 ad oggi, sono 180 gli onorevoli che hanno cambiato casacca almeno una volta. Io prima di fare qualunque altra precisazione, o sentirmi attaccata in quanto donna, vorrei sottolineare innanzitutto questo.
Quello di Battiato è stato un attacco alla corruzione, alla mancanza di coerenza, all’assenza di coscienza e serietà, ed è riferito tanto alle donne quanto agli uomini. È la mancanza di purezza della vecchia zia e delle fanciulle future sarte, quella che abbiamo perso, andava presa come una critica costruttiva.
Non è perché sei siculo che mi sento di difenderti, e nemmeno perché sei il Maestro, è che Franco, forse “Povera Patria” avresti fatto meglio a cantarla.
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