Sanremo 2013, prima serata. Io e il mio amore siamo davanti al televisore attrezzatissimi: popcorn, birretta per me, cola per lui ché è astemio lillero.
Aspettiamo il bacio di @FNall. Avevo già postato il loro video in tempi non sospetti su Twitter, sapevo di cosa si trattava. I due ragazzi timidamente si approcciano in quel video a suon di cartelli e finale da favola. Per me che vivo la loro realtà, nulla da eccepire. Tutto il resto poteva anche non essere descritto… e via, e via. infatti non hanno fatto sesso subito al primo incontro (sorrido e ci credo, un po’). Questo nel video, mi produce tenerezza e lacrimuccia (a me che faccio il duro).
Ora siamo a Sanremo, si riproduce il video dal vivo. I due ragazzi stanno lì. Timidi e si vede. Sfogliano i cartelli… e via, e via, aspettiamo il bacio. Non ci sarà.
Perché? Lo chiederei a Fazio che forse era in buona fede a presentare la storia, i due ragazzi sono già volati a NY per sposarsi, perché qui non si può.
Forse molti non andranno mai a sposarsi fuori dall’italietta nostra. Io no di certo.
Ora mi domando cosa sia rimasto nella testa della gente di quel siparietto. I gay sono dolci, che carini, non fanno sesso la prima volta ma si amano tanto.
Frasi di circostanza sentite già: i gay sono buoni, colti, timidi e si sposano all’estero per non fare troppo casino qui. In silenzio raccontano le loro storie.
Si capiscono fra di loro, i gay, i sottintesi, il sesso, il bacio casto che non si deve vedere in tv: l’importante è essere gayfriendly ma non mostrare troppo che cosa fanno fra le lenzuola i gay, nemmeno un tenero bacio, che so, sulla guancia.
I gay non fan no sesso al primo incontro. La vita di un gay, che sulla sessualità è incentrata, non va esibita, nemmeno minimamente. Si fossero almeno presi per mano e fatto un balletto alla fine.
Niente.
Il giorno dopo non trovo traccia sui giornali. Forse non li ho letti tutti, lo so, ma la notizia non saltava agli occhi.
A cosa è servito questo siparietto?
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