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Anna Paola Concia, il coraggio di essere (e di esserci)

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Anna-Paola-Concia00di La Lurida

L’On. Anna Paola Concia, ovvero cinque anni di impegno, di battaglie, di proposte di legge, di lotte, discussioni, cinque anni di incazzamenti, pianti e chi più ne ha più ne metta. Sembra che la conosca personalmente, vero? Ebbene non è così, ma ho seguito il suo lavoro e mi sono fatta un’idea di come potrebbe essere. E non credo di essere lontana dalla realtà.

Cosa rimane di questi cinque anni? Una parlamentare preparata, seria, onesta, che ha lottato senza -apparentemente- nessun risultato, ma che è così trasparente da dire che ha fallito quando lo ha fatto e che è pronta a stare sulle barricate un’altra volta. Ma in politica, come nella vita, le cause contano più degli effetti e siamo certi che i semi piantati amorevolmente da Anna Paola Concia, germoglieranno.

Anna Paola Concia ha deciso di non candidarsi alle primarie del PD perché la questione dei Diritti non può essere confinata ad una provincia e la sua battaglia è stata condotta sempre a livello nazionale. Le sue parole spiegano bene il senso della sua rinuncia alle primarie, rinuncia che appare un passo quasi obbligato: “Avevo cercato di candidarmi alle primarie, in Puglia, che è il territorio dove sono stata eletta – spiega amareggiata – ma non ne ho avuto la possibilità. Ho cercato dei contatti con il partito, ma non sono riuscita a incontrare nessuno. E, comunque, io non sono legata a un particolare territorio, come altri miei colleghi. Di certo non vado a buttarmi da altre parti, a differenza di Rosi Bindi che non è stata eletta in Campania. Sono serena perché ho lavorato talmente tanto che non mi sento di rimproverarmi niente”.

L’8 novembre 2012 Anna Paola Concia pubblicava un coraggioso comunicato stampa sui perché del fallimento della votazione della legge contro l’omofobia, che qualsiasi politico dotato di cervello avrebbe ricevuto come un calcio nei denti. Non i politici italiani. Eccolo di seguito:

“Mentre oggi nell’ordine veniva eletto il primo Presidente americano apertamente schierato a favore del matrimonio omosessuale, tre stati americani approvavano le nozze fra persone dello stesso sesso, la Corte costituzionale spagnola difendeva la legittimità costituzionale della legge sul ‘Matrimonio egualitario’ e il governo Francese approvava il testo che fra qualche giorno sarà presentato al Parlamento, in Italia una parte delle forze politiche del paese sono state capaci di bocciare una norma contro la violenza omofoba e transfobica.

Oggi infatti è stato bocciato in Commissione Giustizia alla Camera il testo base contro l’OMOFOBIA e la transfobia, che prevedeva l’estensione della legge Mancino. Pdl, Lega e Udc hanno votato contro, con le sole astensioni di Carfagna e Ria, mentre il Partito Democratico e l’Italia dei Valori, che avevano proposto lo stesso identico testo normativo, hanno votato a favore. La battaglia del Pd e dell’Idv ovviamente continuerà in Aula dove, per la terza volta, chiederemo di approvare una norma di civiltà di cui il nostro paese ha assolutamente bisogno. Ci vediamo in Aula”.

Mi basta questo per chiedere al segretario del PD di ricandidare Anna Paola Concia, nel listino, o come cazzo voglia chiamarlo, e consentirle di continuare la sua battaglia per i diritti con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Non sono nessuno, sono La Lurida e scrivo per una piccola, giovane e battagliera testata web. Ma molti dei mie lettori, sono sicura, la pensano come me.

A proposito, prima di concludere, datevi un occhiata a questo foto-grafico che riassume lattività dell’On. Concia. C’è da imparare anche da piccoli gesti come questo.

AnnaPaolaConciaGrafico

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