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HomeNotizieHIV & AIDS ITS1º dicembre 2012, il governo latita, ma non è una novità

1º dicembre 2012, il governo latita, ma non è una novità

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Articolo del Direttore

Ricorderanno coloro che hanno attorno ai cinquant’anni, una lettera disgustosa che l’allora Ministro della Sanità con figlio terrorista, il mai troppo dimenticato Donat Cattin inviò alle famiglie italiane sul tema dell”AIDS. La lettera diceva, in soldoni, che l’AIDS se la prende chi se la va a cercare.

Il tam tam delle associazioni gay permise, dopo la lunga sequela di morti orribili sotto l’egida della vergogna targata DC e dello stigma targato Vaticano e nuovi moralisti (quelli che poi governarono l’Italia con Burlesconi), di ridurre il numero dei contagi grazie al semplice uso del profilattico, nonostante le assassine campagne d’Oltretevere che conitnuavano a dire che il profilattico non serviva a nulla e che l’unica arma contro l’AIDS era l’astinenza (la stessa che loro stessi NON particano, come ormai sanno anche, o soprattutto, i bambini).

La scellerata non politica anti – HIVp ortó paesi come l’Uganda ad avere più del 50% delle donne in età feconda ad essere sieropositive, percentuale che poi cadde drasticamente, perché anche se non stanno sedute nei parlamenti, al mondo ci sono anche persone che il cervello lo usano. Ci furono scandali mondiali, come quello delle trasfusioni infette e delle sacche di plasma all’HIV che venivano dagli ospedali modello di Dracula Ceausescu, altro maiale di Stato al quale i Romeni fecero fare la fine che lui riservava alla povera gente.

Integralismi di varia estrazione, quello dell’ultradestra americana per esemio, preparava picchetti ai funerali dei morti di AIDS per ricordare che s’erano meritata la morte; in Marocco e Tunisia chi parlava di AIDS in pubblico finiva in galera (chi scrive ha rischiato grosso e si è salvato in quanto straniero), perché è meglio che la gente muoia piuttosto che vincere la sessuofobia dei monoteismi.

Anno 2012: si è sempre più vicini a un vaccino, questo dicono. Nel frattempo le terapie retrovirali funzionano, cronicizzano la malattia, la gente abbassa la guardia, scopa di nuovo senza preservativo, i Governi tagliano i fondi (quello che sta accadendo in Spagna è terrificante, se leggete lo Spagnolo incontrerete qui un certo numero di interessanti articoli), ma la lotta non è vinta. Assistiamo a una spaventoa recrudescenza delle malattie veneree, sifilide in primis, i centri di assistenza anti – HIV sono pochi e senza soldi. Tutto viene lasciato nelle mani di pochissime istituzioni private, per le pesone omosessuali Circolo Mario Mieli e Arcigay in testa, il governo, i governi, se ne fregano e tagliano, tagliano, tagliano.

Le persone infette che non sanno di esserlo sono in Italia circa 100.000, non ci sono garanzie sull’anonimato dei test, non c’è informazione, la sessuofobia è istituzionalizzata, così come l’ignoranza. Il governo Monti, come gli altri, se ne frega. 

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