Chi sperava che l’Imperatore gettasse la spugna si è sbagliato: lui è il capo, lui ha i soldi, lui ha il partito, lui ha il potere, lui comanda. Niente primarie. Rimane sola la brava Giorgia Meloni a gridare che le vuole a gennaio. L’orribile destra italiana riparte dal suo orribile fondatore. E cambia nome, ma non faccia.
L’annuncio ufficiale verrà dato probabilmente la settimana prossima, dove si annuncerà una convention (c’è già una possibile data, quella del 16 dicembre) dove si lancerà il nuovo partito senza gli ex An che se ne andranno. Nuovo nome, nuovi inni e un’altro partito di plastica con Burlesconi che ne sarà il Capo, alla faccia degli “attributi” di Alfano.
Con questo nuovo colpo di coda del Nano potremo dire ciao ciao anche alla nuova legge elettorale, dato che a lui e agli altri piccoli partiti che nasceranno dalla scissione farà molto più comodo il Porcellum. Con buona pace di chi vuole un’Italia decente.
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