I fatti sono noti, un commando di ultras ha massacrato un gruppo di turisti inglesi, uno dei quali versa in gravissime condizioni. Si è trattato di un attacco gratuito frutto della “omnifobia“, che è un fenomeno tutto italiano: l’odio verso tutto ciò che a me e ai quattro sfigati che hanno la mala sorte di avermi come amigo non piacciono. Dall’omnifobia a fatti come questi, il passo è breve.
L’attacco, informa l’Unità, è stato frutto dell’accordo trasversale tra le tifoserie Roma e Lazio. Il Ministro Riccardi, intervistato venerdì mattina da Belpietro, ha mescolato la violenza romana con gli attachi islamisti in Francia, ha parlato di singoli e non di tifoserie organizzate e politicizzate, ed ha indicato Internet come un mezzo sul quale “agire” aggiungendo “ne abbiamo i mezzi”.
L’Italica fobia per le libertà concesse da Internet è nota, ma la dichiarazione del Ministro Riccardi rappresenta un’ennesima stupidaggine ad uso mediatico, di quelle che alla direzione dell’ex corazzata di Belusconi piacciono tanto, ma che non trova riscontro nella vita reale.
Mettere insieme gli attentati individuali di matrice islamista che colpiscono la Francia e le azioni organizzate di tifoserie da stadio dalle dubbie provenienze sociali e dalle chiare matrici politico-xenofobo-antisemite nella Roma creata da Alemanno, significa non sapere di cosa si sta parlando, anche si è uno dei professori (sic) del governo Monti.
Se poi uno ne approfitta anche per dire le solite stupidaggini sulla necessità di imbavagliare Internet…
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