25.1 C
Milano
22.7 C
Roma
Pubblicità
Roma
cielo sereno
22.7 ° C
23.8 °
22 °
83 %
2.6kmh
0 %
Dom
23 °
Lun
29 °
Mar
31 °
Mer
32 °
Gio
33 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeNotizieArteA Venezia c'è di tutto, Emilio Campanella ce lo racconta

A Venezia c’è di tutto, Emilio Campanella ce lo racconta

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

di Emilio Campanella

Passeggiando tra una goccia e l’altra continuo il mio viaggio urbano fra le mostre veneziane d’Autunno. A Palazzo Fortuny aperto in tutti i quattro piani, e con il piacere di poter sbirciare l’atelier del maestro, gioia non sempre concessa, sono allestite quattro esposizioni. Al piano terra FRANCO VIMERCATI.

Tutte le cose emergono dal nulla: lavoro lavoro fotografico accuratissimo e quasi entomologico, ora si direbbe minimale, intorno ad una manciata di oggetti fotografati con minime variazioni di luce e di posizione: un orologio, una zuppiera, una caraffa metallica violentissima nei suoi riflessi come di armatura antica, la stessa zuppiera con un sacchetto di carta (?) accartocciato sopra… Si crea come uno stato psicologico di trance, con questi ”ritratti” i cui soggetti ci parlano sommessamente, ma in maniera chiarissima.

Nelle vetrine dei saloni i gioielli di Annamaria Zanella, OLTRE L’ORNAMENTO. Al secondo piano nobile le METAMORFOSI di Maurizio Donzelli con il sorprendente, indimenticabile, grande prisma. Al terzo pano nobile (il sottotetto, insomma) con la sua vista straordinaria, l’elegantissimo allestimento delle RISONANZE di Béatrice Helg. Le mostre rimarranno aperte al pubblico sino al 19 Novembre.

Solo sino al 30 Settembre si potrà visitare a Palazzo Grimani ECHI NEOREALISTI NELLA FOTOGRAFIA ITALIANA DEL DOPOGUERRA. L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare e dall’ Archivio Storico del Circolo Fotografico La Gondola. Si tratta della scelta di una sessantina di scatti, anche di grandi nomi come Berengo Gardin, Mario Giacomelli, Fulvio Roiter, Italo Zannier, tutti indistintamente attenti a cogliere il dato umano, il volto, l’espressione, il gesto, la situazione sociale, come ne LA CONFESSIONE di Mario Cattaneo del 1955, oppure MATRIMONIO A VENEZIA del 1960 di Berengo Gardin, con quella giovane donna elegantissima, con un abito scuro e molti fili di perle, dietro il finestrino del taxi acqueo…  C’è anche la miseria, la vita di stenti, le lavandaie, le fioraie dai molti decenni, i raccoglitori di cicche, attività che se si descrive ai ragazzi di oggi suscita la più stupita incredulità! Ma anche un quartetto di bellezze al bagno degli anni ’50 e non solo…

Non solo, appunto. Siccome la chicca esposta a Palazzo Benzon di Venezia, ormai soltanto sino al 30 Settembre, propone una scelta di ritratti e foto di scena di 8 e 1/2 di Federico Fellini. Aperta al pubblico il 25 Agosto in occasione della Biennale Cinema, è sotto l’egida della Fondazione Fellini per il Cinema di Sion. Colpisce particolarmente vedere immagini, volti, costumi notissimi, a colori, e colori magnifici, essendo abituati allo splendido bianco e nero del film!

A Palazzo Bembo, due occasioni interessanti collaterali alla Biennale Architettura. Al primo piano nobile: TRACES OF CENTURIES AND FUTURE STEP personale di Ying Tianqui che fa un lavoro di ricerca, di recupero, di scavo, scandagliando elementi del passato, antiche pietre, analizza contrasti e materiali. Al secondo piano nobile: 60 architetti di 6 continenti presentano i loro progetti.  A Ca’ Asi, il parigino Institut du Monde Arabe, nei magnifici spazi restaurati del piano terra a del piano nobile, presenta: LA NOUVELLE ARCHITECTURE ARABE, una stimolantissima serie di progetti interessanti nel territorio, nella natura, per la vita quotidiana, per l’archeologia… Al numero 40 di Castello, il bellissimo padiglione della Catalogna, dove si passerebbero ore a vedere immagini, osservare i progetti, in un allestimento di grande intelligenza e suggestione. Il padiglione della Georgia, in Riva s.Biagio, era appena stato smantellato… Me lo sono perso!!!

A Venezia c’è anche una mostra su Guardi. Dal, dal 29 Settembre al 6 Gennaio prossimo il Museo Corres ospiterà FRANCESCO GUARDI, 1712-1793, inoccasione del bicentenario della nascita del pittore, a diciannove anni di distanza da quella organizzata dalla Fondazione Cini, nel 1993 per il bicentenario della morte il cui titolo era: VEDUTE, CAPRICCI, FESTE. In questo caso la materia viene esaminata in maniera organicamente differente, attraverso la suddivisione in cinque sezioni: Il pittore di storia, Le prime vedute, Paesaggi e capricci, Feste e cerimonie, L’ultimo Guardi. Il percorso espositivo, al piano superiore del Museo Correr, con le finestre che danno sulla Piazza e che raddoppiano le visioni della Venezia settecentesca ritratta, riprodotta, reinventata, stravolta da Francesco Guardi, segue un criterio scientifico costituito non solo  dipinti, ma anche da un’importante scelta di disegni divisi anch’essi per sezioni tematiche. In tutto le opere presentate sono oltre centoventi, di cui sedici esposte per la prima volta in Italia. I prestiti sono dall’Italia, da molti paesi europei e dagli Stati Uniti. Prova questa, di uno sforzo organizzativo notevole. Il costoso catalogo-album è stato pubblicato da Skira, in collaborazione con i Musei Civici Veneziani.

 

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo sereno
18.3 ° C
19.4 °
16.8 °
82 %
5.1kmh
1 %
Dom
18 °
Lun
24 °
Mar
23 °
Mer
25 °
Gio
25 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE

×