La Signora dice che è sempre stata contraria ai matrimoni gay e che ”altra cosa” sono le unioni civili, gay o etero. Dice altresí che non ha ”mai cambiato idea”. E non ci sono dubbi. Naturalmente si dichiara pronta a restituire il sacro ”Pegaso d’Oro”.
Ora ci piacerebbe che il presidente di Arcigay o qualcuno dei suoi ci spiegassero, e lo facessero pubblicamente, magari attraverso un’intervista che siamo disposti a scrivere di notte e a pubblicare immediatamente, su quali basi si è deciso che la Signora Zanicchi avesse particolari meriti rispetto alle politiche lgtb. Si pensava forse di gettare un amo e che il Pdl abboccasse? Si pensava forse che solleticata dal Pegaso d’Oro, cosí importantissimo premio di valore assoluto, Iva Zanicchi avrebbe operato per creare alleanze pro-lgtb?
Sarebbe bello che gli invisibili responsabili arcigaï emergessero dal loro letargo e ci deliziassero con qualcuna delle loro inutili spiegazioni. In questo caso, sperare è un po’ morire, dichiamo.
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