Una giornata importante per tutti, ancora di più per l’Italia e per quei paesi che sono allineati all’Italia nell’odio omofobo, nella invisibilità dei diritti lgtb, nel pregiudizio, nell’ignoranza e nell’intolleranza: non sono pochi.
Polonia, Russia, Grecia, tutta l’area del Maghreb, Ukraina, Lituania, Ungheria. E potremmo continuare. Il 17 di maggio è giorno di lotta per non dimenticare. E’ giorno di visibilità. E’ momento di cambiare le cose (a tal proposito Arcigay e il suo prestigioso presidente hanno pensato bene di esportare il loro fallimentare modello fondato su inutili iniziative in Albania, nella città di Valona, dove si è tenuto un incontro tra associazioni lgtb italiane e albanesi e gli studenti del Liceo “Ali Demi”, siamo stati informati dall’altrettanto prestigioso ufficio stampa dell’inutile associazione, e ci tenevamo a farvelo sapere).
Esportabili fallimenti a parte, il 17 maggio è una giornata che non si può ignorare: dove sarebbe bene ricordare in patria ciò che è successo a causa di molte incapacità e noti incapaci: pestaggi, minacce, ricatti, paura, discredito sociale, discriminazione sui posti di lavoro.
Invece di andare a farvi belle all’estero muovete il culo in Patria, amiche.
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