Le dichiarazioni di Maroni su Bossi come vittima e sulla costituzione come parte civile della Lega stanno indicando che la Casta si sta preparando ancora una volta a salvare le chiappe di uno dei suoi.
Tra nasi rifatti, appartamenti, voci che dicono che anche Maroni sapeva, la situazione è più che ingarbugliata -insomma, un casino!- e ricorda molto l’antico detto ”Chi di Tangentopoli ferisce di Tangentopoli perisce” (vi ricordate -se avete memoria, cosa di cui dubitiamo- quando questi gongolavano delle democristiane disgrazie costruendo su tangentopoli la loro fortuna politica? Noi sí), che anche se non è un antico detto è lo stesso.
Succederà –che a pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia mai– che ci saranno voti, negazoni di autorizzazioni a procedere, tanti bla bla bla, molti cosí e cosà e si salveranno il culo un’altra volta.
Come recitavano i Bronkovitz ”se proprio voglevano tenere la poltrona attaccata al culo potevano fare un golpe invece di romperci i coglioni a noi!”. Sia detto con rispetto.
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