Dopo anni di berlusconismi e servi del berlusconismo arrivati dove sono non per meriti, ma per piaggeria. Dopo anni in cui apparire è stato meglio di essere, dove la preparazione e la meritocrazia si applicavano ai servigi resi al padrone e non alla comunità, dove
avere titoli e professionalità serviva meno che avere grandi tette e grossi culi, dove invece che di attingere dal serbatorio di persone capaci si attingeva dal pozzo del puttanaio, avrá ancora un senso parlare di cultura in questo paese? I ”Baroni” della cultura italiana montati sul carro del Nano per averne vantaggi e che ora gridano ”Al Lupo! Al Lupo!” si renderanno conto di essere stati complici o continueranno a starnazzare come oche giulive? Nel gran casino creato dal dopo-al tappone, dopo il governo di transizione di Monti, si tornerà alla solita italietta spregiudicata e inutile o questa severa lezione servirà a qualcosa? Gli uomini di k-ultura che dovevano cambiare il momento e adesso scaldano inutili poltrone con flaccide chiappe si risveglieranno dal loro torpore o no?
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