E suggerisce loro di rivolgersi a un prete. Propio così: l’incauto cardinale si esibisce in un’affermazione di una comicità inarrivabile, visti i mala tempora vaticani. Il presule nemmeno si rende conto (se questi qua
avessero un minimo di senso del ridicolo cambierebbero mestiere), e continua con i suoi attacchi alle persone omosessuali, dicendosi ”preoccupato” della possibilità che in Cile si possa legiferare sulle unioni di fatto anche gay. Insomma niente di nuovo sotto il sole: la teocrazia vaticana invece di pulire il suo immondezzaio getta immondizia nei giardini altrui.