Le autorità marocchine non scartano nessuna possibilità, ma l’ombra di Al Qaeda è più che presente dopo l’attentato che giovedì scorso ha ucciso sedici persone (tra cui sei francesi, un olandese e
due israeliani) in un caffé della centralissima piazza Djemaa el Fna. Le autorità hanno confermato che l’attentato sarebbe stato studiato per colpire turisti stranieri, in un momento delicatissimo per il paese stretto tra la crisi economica, le rivolte popolari e le riforme annunciate da Mohamed VI che non soddisfano nessuno.
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