Dopo l’aggressione a Paola Concia di cui si è detto tutto e il contrario di tutto, i leader (sic) del movimento gay italiano (proprio loro, quelli che sgomitano per ottenere la maggior visibilità possibile non importa cosa
facciano), sono riusciti persino a lodare il sindaco Alemanno, quello che ha tagliato i fondi all’assistenza ai malati di AIDS. Alcuni siti fanno nomi e cognomi, a noi dei nomi e cognomi c’importa un cazzo: questi cialtroni che non sono riusciti a portare a casa uno straccio di risultato in vent’anni, che si scannano tra loro per due centesimi di contributi e per un po’ di visibilità sui media, questi politicamente incolti butteri che pensano che per servire alla causa delle persone omosessuali ci si debba dichiarare gay in politica, questi imbecilli che non hanno capito niente e hanno rovinato tutto, se ne devono andare.
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