Il leader spirituale del Tibet ha dichiarato che è il momento di appoggiare una transizione che consenta l’elezione di un nuovo rappresentante con libere elezioni democratiche. Il leader
buddista e Premio Nobel per la Pace, ha inoltre dichiarato di non avere mai cercato l’indipendenza del Tibet, al contrario di avere sempre lavorato per la piena autodeterminazione del paese dentro i confini dello stato cinese, e di chiedere pieno rispetto dei Diritti Umani e della libertà religiosa e culturale del suo popolo.