di Giovanna Di Rosa #politica twitter@gaiaitaliacom #governo
Matteo Salvini ha rilasciato roboanti dichiarazioni all’uscita dall’incontro con il presidente Mattarella, dichiarazioni dalle quali è stato possibile evincere che, considerandosi il vincitore delle elezioni come rappresentante del primo partito della coalizione di centrodestra che ha preso poco più del 37%, il governo o lo si fa come vuole lui o non lo si fa per niente. Alla faccia degli Italiani ai quali dice di pensare. Matteo Salvini parla anche in prima persona della sua voglia di partecipare, in qualità di primo ministro, agli importanti eventi internazionali che attendono l’Italia. Aggiunge che il PD ha devastato il paese. Considerazione che lo rende, ai suoi occhi, qualcosa di simile ad uno statista ed è comune ad altri che si ritengono statisti i quali, quando non sanno che dire, se la prendono col PD.
Matteo Salvini è anche riuscito a dire indirettamente a Di Maio di abbassare la cresta perché o si fa come dice la coalizione di centrodestra o di governicchi nemmeno a parlarne, perché lui – Salvini – a fare governicchi non ci sta: Ci dica come mai ha votato questa legge elettorale che non garantisce governi, ma solo governicchi di breve durata.
Gli ha fatto eco, biascicando, Silvio Berlusconi che ha detto più o meno le stesse cose ma più da leader che non conta niente, diciamo, ma che c’ha i soldi – e questi contano assai – e che su quella base detta le condizioni, non da quella di un prestigio politico frantumato e di una vita ormai compiuta sappiamo come.
Dunque la sintesi delle consultazione di stamani possono essere riassunte in un “Se non dai il Governo a me stai sicuro che non lo do a te”, affinché sia chiaro che non si vincono le elezioni per governare, ma per litigare su chi ha vinto. Il Paese può aspettare. Tanto sarà colpa del PD.
(5 aprile 2018)
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