di Daniele Santi
Fanno quello che possono. Lei non è del resto un genio della politica, ha una certa capacità comunicativa diciamo così, nel senso che la sua giovane ugola è in grado di lanciare le sue inutilità ad un volume più alto di quello di molti avversari, ed il suo disinteresse per l’Altro che non sia il suo elettore rende impermeabili i suoi augusti timpani alle opinioni altrui. In questo si è permessa, la nuova Signora della Destra romana che non è mai stata fascista, di dire la sua a proposito delle lacrime di Lady Pesc, Federica Mogherini che ha avuto l’ardire di commuoversi – cosa che le Uome in politica non dovrebbero fare perché manifestano debolezza, secondo l’illuminato parere proposto in diretta tivù subito dopo la strage di Bruxelles.
Fermo restando che le persone sono rispettabili in quanto tali anche quando le loro opinioni non lo sono, non ci metteremo a discutere di un punto di vista che si commenta da solo. Preferiamo ironizzare sull’ultimo acquisto del partito della Signora della Destra romana che non è mai stata fascista: un fuoriuscito a 5 Stelle, o meglio un buttato fuori dai 5 Stelle al quale in qualche modo, in nome dell’endorsement già manifestato per Virginia Raggi, bisognava pur trovare casa, anche perché porta qualche voto in più. Altro che umana compassione.
Essendo la gratitudine una qualità che va coltivata siamo quindi felici di ringraziare per l’aver “inglobato” il buttato fuori dai 5 Stelle nel partito della Destra romana (un po’ meno nazionale, anche se 2 milioni di voti, ha detto la Signora, sono una bella cifra), perché la cosa conferma – come se ce ne fosse bisogno – che il partito di Grillo è a sua volta un partito di destra. Ne deriva quindi che chi vota loro, oltre a Lega, Fratelli d’Italia, e compagnia cantante, vota a destra.
Ovvio, dirà la Signora. Mica tanto, risponderemo noi. Con tanti auguri.
(24 marzo 2016)
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