di Gaiaitalia.com
Oltre 30 mila capi già raccolti nella sola giornata di oggi. Sacchi, borse, scatoloni. Tutti pieni di vestiti, scarpe, giochi per bambini, prodotti per l’igiene personale, medicinali. Arrivano in auto, in autobus e in bicicletta. Da Milano, dai paesi dell’hinterland, ma anche da Bergamo, Varese, Como e da molte altre città della Lombardia. Tantissime le famiglie, le coppie, i giovani, che sorridenti arrivano in queste ore nei centri di raccolta per portare il loro personale aiuto alle migliaia di profughi che da tanti mesi transitano dalla nostra città e per i senzatetto ospiti delle strutture di accoglienza.
Dall’inizio dell’emergenza profughi (18 ottobre 2013) sono transitate da Milano (accolte in strutture e poi ripartite) 80.200 persone, di cui 16.500 minori circa. Le nazionalità prevalenti sono quella siriana ed eritrea. Dal 1° settembre 2015 a oggi sono transitate circa 2.000 persone. Questo pomeriggio gli assessori alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e alla Sicurezza e coesione sociale Marco Granelli, insieme alla responsabile dei volontari del Comune di Milano Diana De Marchi, hanno visitato alcuni centri di raccolta, tra cui quello di via Tonale, angolo Sammartini. “Stiamo ricevendo uno straordinario afflusso di aiuti in queste ore: – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – ringraziamo molto tutti i cittadini per la loro generosità. Finora, in 18 mesi, abbiamo accolto a Milano oltre 80mila i profughi, che sono stati alloggiati nelle apposite strutture e poi sono ripartiti.
Un numero eccezionale. Un lavoro di accoglienza enorme, reso possibile grazie alla grande rete creatasi in città in collaborazione con le associazioni del terzo settore e decine di volontari. In un contesto cittadino di grande solidarietà, come quello milanese – ha continuato l’assessore Majorino – è davvero sconcertante come si sta muovendo la Regione Lombardia che ha deciso di non dare più fondi agli alberghi che ospitano i profughi. Milano, per fortuna, non ha bisogno dell’aiuto degli alberghi. Qui siamo organizzati con strutture apposite, ma in altre cittadine lombarde gli alberghi possono essere una risorsa importante. Questa grave scelta del presidente Maroni non solo è imbarazzante dal punto di vista umano e civile ma avrà anche una grave conseguenza per Milano, sulla quale, quindi, ancora di più si riverserà il peso dell’accoglienza nella nostra regione”.
“Un grande ringraziamento – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza e coesione sociale Marco Granelli – da parte di tutta la Giunta ai cittadini che, numerosissimi, stanno portando il loro contributo in queste giornate. L’enorme organizzazione messa in campo in questi mesi per accogliere i profughi sta funzionando molto bene e questo è molto importante anche perché vuol dire che la nostra città è più sicura per tutti”. “Sono decine i volontari che da mesi stanno lavorando per accogliere i profughi: – ha spiegato la responsabile dei volontari del Comune di Milano Diana De Marchi – non solo cittadini milanesi, ma davvero tanti anche coloro che arrivano da altre città e paesi della Lombardia. Come sono tantissime le persone che da fuori Milano arrivano apposta per portarci indumenti e beni di prima necessità. Per esempio, c’è un farmacista di Varese che ci dona sempre i medicinali contro la scabbia. A lui e a tanti altri va la nostra riconoscenza”.
(19 settembre 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)