di Gaiaitalia.com
Tsipras che è uomo di parola, come ampiamente dimostrato da ciò che che dice e ciò che fa, non restituirà entro il 5 giugno (cioè oggi) al Fondo Monetario Internazionale gli schèi che deve restituire. Si tratta di 300 milioni di euro, niente se paragonato alla voragine che rischia di travolgere la Grecia, farla uscire dall’UE e dire a tutti i mercati che la zona euro è una bufala da mangiarsi in quattro e quattr’otto. Con buona pace dell’UE.
La buona notizia che tutti fingono di ignorare, la Grecia è indebitata con gli stati europei, quindi con i cittadini europei, è riportata dal quotidiano inglese The Guardian, che non sottolinea con la dovuta enfasi – forse per non stimolare troppo la voglia di secessione anti-UE dei britannici – che parlare di giustizia sociale e non preoccuparsi di restituire soldi avuti in prestito che appartengono al popolo, non rende giustizia alle parole di Tsipras al quale dubito si possa citofonare ricordandogli che se non rende i soldi che deve, magari quei soldi verranno a mancare proprio nelle nostre tasche. O anche le vostre che è lo stesso.
L’intenzione di Tsipras e del suo governo comunista-di destra, secondo le informazioni in possesso del Guardian, sarebbe di effettuare un unico pagamento di 1.6 miliardi di euro alla fine di giugno, secondo una legge di macroeconomia sconosciuta ai più secondo la quale se non si hanno trecento milioni oggi è perché si avrà più di un miliardo e mezzo tra tre settimane.
Tutto ricorda un po’ la storia passata – causa dei guai presenti – dei bilanci truccati della Grecia che hanno fatto saltare i conti dell’UE…
(5 giugno 2015)
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