di Daniele Santi
Salvini dopo avere fatto la voce grossa davanti a quattro gatti (le piazze piene, gli operai sul palco, gli esodati, insomma la CGIL al completo, Camusso stia zitta!) convenuti da tutta Italia per celebrare la figlia di Wanna Marchi, Giorgia Meloni, e l’integrazione nella politica del paese di Casa Pound (Lussana, giornalista di grido [sic], a La7 riesce a esprimersi a favore di casa Pound definendoli non violenti), ora fa la voce grossa in casa perché Zaia e Tosi – governatore del Veneto l’uno e popolarissimo sindaco di Verona l’altro – non si sono mai piaciuti e si son messi a far la guerra per le Regionali. Tosi ha chiesto, appellandosi ad un articolo dello statuto del partito del Carroccio, di poter presentare liste proprie.
Il “Niet” ch è arrivato da Salvini, con relativo commissariamento, ha fatto decidere al sindaco di Verona di rompere gli indugi. La Liga Veneta potrebbe andare da sola e Tosi addirittura candidarsi a Governatore.
Ci son segretari che contano.
(6 marzo 2015)
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