di Giovanna Di Rosa
Era bellissima Libania Grenot mentre piangeva le lacrime che gli italiani non si degnano di versare e cantava l’Inno di Mameli come tanti sportivi italiani non farebeero (dovette intervenire il presidente della Repubblica, ricordate?)…
Era bellissima Libania Grenot mentre rispondeva alle domande di Elisabetta Caporale (qualcuno le dica alla bravina Caporale che rivolgersi ai francesi dando loro del “tu” in diretta tv è di una maleducazione senza fine), ed esprimeva la sua determinazione, la sua convinzione che quella medaglia l’avrebbe vinta, che lo sapeva dal suo arrivo in Italia.
Era bellissima Libania Grenot al confronto delle atletine che facevano lo show salutando la mamma e gli amici felicemente inconsapevoli, in orgasmo da telecamera, ripetendo istericamente “Sono contenta, sono contenta!”, dopo avere offerto la loro fallimentare performance, mentre in pista regale come una dea non si scomponeva, occhi verso il traguardo ed andava a vincere come vincono le campionesse.
Era bellissima Libania Grenot mentre dava una lezione di atletica agli atleti ed alla federazione e si portava a casa il suo titolo europeo, regalato ad un paese che adora (“Non me ne andrò mai dall’Italia”, diceva ai microfoni della solita Caporale il giorno della semifinale) e nel quale è arrivata pochi anni fa.
Era bellissima Libania Grenot mentre con le sue lacrime dimostrava agli Itatleti il valore dello sforzo e della determinazione ed il disvalore della lamentela, mentre con le sue parole esprimeva la forza del lavoro duro e della convinzione. Era sì bellissima che i due saltatori in alto che biscicavano con aria da fanciulli per bene senza testosterone al lavoro i loro “Devo migliorarmi” dopo non essere andati oltre – anche loro! sono anni ormai che nessun saltatore in alto va oltre – la misura di 2,26, facevano la solita figuretta dell’italiano lamentoso che cerca giusitificazioni al suo non fare.
Era sì bellissima Libania Grenot che il capitolo sulle lamentele relative al programma troppo serrato degli Europei (Schiffer 22.03 sui 200m femminili, dopo sei turni – farà anche la staffetta 4×100) ve lo risparmiamo.
(16 agosto 2014)
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