18.3 C
Milano
20 C
Roma
Pubblicità
Roma
cielo sereno
20 ° C
20.6 °
18.9 °
46 %
2.1kmh
0 %
Lun
30 °
Mar
31 °
Mer
32 °
Gio
34 °
Ven
33 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeNotizieIl punto di Aurelio Mancuso: Impediamo che sia eletto un Parlamento europeo...

Il punto di Aurelio Mancuso: Impediamo che sia eletto un Parlamento europeo machista, razzista e omofobo

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

Aurelio Mancuso 00di Aurelio Mancuso twitter@aureliomancuso

Il 25 maggio si elegge il nuovo Parlamento europeo e per la prima volta si designa anche il presidente della Commissione, in pratica il primo ministro in ambito continentale. Il rancore nei confronti dell’Europa è nel nostro Paese aumentato a dismisura, a causa delle politiche di austerity che hanno nei fatti aggravato la tremenda crisi economica e sociale degli ultimi anni.

Difficile sapere ora quali partiti riusciranno a superare la soglia del 4% prevista per accedere alla spartizione dei circa settanta posti spettanti all’Italia, per ora i sondaggi (come sappiamo non molto affidabili soprattutto quando la scadenza elettorale è ancora lontana) indicano una polarizzazione tra i tre grandi partiti: PD, M5S, FI; in bilico per alcuni istituti di sondaggio, mentre pienamente dentro per altri, formazioni come NCD, Lista Tsipras, Lega. Tutto il resto delle proposte da Fratelli d’Italia ad agglomerati centristi con UDC Scelta Civica ecc., sono valutate al di sotto alla soglia di sbarramento.

Questa premessa, ripeto suscettibile di variazioni da qui all’apertura dei seggi, è necessaria per aprire il ragionamento sul perché è importante la tornata europea. Per quest’appuntamento è possibile utilizzare le preferenze, ovvero (il numero varia a seconda del Collegio in cui si vota) scegliere direttamente chi si vuole far sedere al Parlamento di Strasburgo, ed è per questo che è già in atto una sotterranea, ma robusta campagna di candidati quasi sicuri di esser presenti in lista (si tratta in gran parte dei parlamentari europei uscenti e che hanno svolto una sola prima legislatura).

Il Parlamento Europeo, dopo decenni di funzioni un po’ pletoriche, sta vivendo una nuova stagione di assunzione di responsabilità e di maggior efficacia rispetto alle altre istituzioni dell’Unione, in particolare rispetto alla Commissione. Non sarà indifferente se a Strasburgo si affermerà una visione europeista di robusto cambiamento nell’attenzione dei temi sociali e dei diritti, oppure se crescerà a dismisura l’influenza degli “euro scettici” sotto il quale cappello si raggruppano i movimenti i più diversi: da chi vuole il superamento dell’euro a chi vuole un’Europa xenofoba, omofoba, nazionalista e protezionista. Vi è poi chi spinge per il mantenimento di politiche di austerità, accompagnate da ricette liberiste, assai indifferenti rispetto all’enorme sofferenza sociale.

Per quanto riguarda i diritti civili, sappiamo che l’Europa, a cominciare dal suo Parlamento è stata in questi anni un’istituzione importante, che ha spinto a avanzamenti giuridici, che tra l’altro potrebbe, dopo un troppo lungo periodo di tentennamenti approvare la Direttiva orizzontale sulle discriminazioni. Di cosa si tratta? Dopo aver disposto Direttive sulle discriminazioni sui luoghi di lavoro, normative di tutela sui disabili, strategie contro il razzismo, risoluzioni sulla parità fra i generi, potrebbe essere in dirittura d’arrivo nella prossima legislatura, una Direttiva dalle affermazioni contenute nella Carta di Nizza, inglobata nel Trattato di Lisbona, individui strumenti concreti (che gli Stati membri devono recepire) contro le discriminazioni in ragione del genere, dell’età, convinzioni filosofiche e religiose, disabilità, provenienza, orientamento sessuale.

Una sorta di completa ed estesa legge Mancino valida per tutti i 28 Paesi dell’UE.

Per questo scegliere bene tra i candidati dei vari partiti è molto importante, perché a leggere i resoconti d’Aula della legislatura che termina, si comprende bene che una parte consistente nei parlamentari italiani si è sempre espressa contro i diritti civili delle persone lgbt e delle libertà delle donne, mentre un’altra ha condotto battaglie importanti con buoni risultati. Molte persone sono tentate ad astenersi, e rispetto, comprendendo anche la distanza che la politica europea ha saputo mettere tra la sua burocrazia ottusa e la quotidianità delle persone, a mio avviso però la battaglia in corso è importante e non determinare un buon numero di deputate e deputati europei laici, progressisti, libertari, sostenitori dei diritti, è miope.

Il mio suggerimento è di leggere bene i programmi, interrogare direttamente i candidati (penso che sarà sottoposto anche un documento dell’Ilga Europe per impegni precisi) e scegliere dentro le liste, le persone di cui potersi fidare davvero. D’altronde proprio dieci anni fa impedimmo a Rocco Buttiglione di diventare Commissario sui diritti, con un lavoro svolto insieme a diversi gruppi europei (PSE, Verdi, Sinistra Europea, Liberali), distribuimmo a tutti i parlamentari un dossier sulle sue posizioni politiche, e alla fine vincemmo.

Così bisognerebbe procedere, in altre forme anche in Italia, per intanto non consegniamo il Parlamento europeo ai clericali, nazionalisti, razzisti, machisti e omofobi.

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2014
diritti riservati
riproduzione vietata

[useful_banner_manager banners=1 count=1]

 

 

 

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo sereno
13.4 ° C
15.5 °
12.1 °
78 %
3.9kmh
0 %
Lun
24 °
Mar
22 °
Mer
25 °
Gio
25 °
Ven
27 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE

×