di Giancarlo Grassi
Putin vuole la guerra. La vuole in Crimea, la vuole per non rinunciare all’Ucraina e dispiegherà truppe nella repubblica ucraina indipendente filorussa, e anche in Ucraina, stando alle agenzie.
Vladimir (che ironia della sorte significa “portatore di pace”) Putin sta dimostrando al mondo ciò che è: un neosovietico della peggior specie con mire annessionistiche che unisce la sua spregiudicatezza politica alle forza di Gazprom che fornisce gas a mezza Europa.
Insomma, ci tiene per le palle. O ci prova.
Secondo quanto pubblica il sito di Repubblica, soldati di Mosca (seimila, dicono i bene informati) stazionerebbero intorno ai palazzi del potere in Crimea e Putin avrebbe informato della decisione della Camera Alta – che controlla con una maggioranza da pàrtito unico – di dargli mano libera per un intervento armato.
Obama minaccia ritorsioni e avverte la Russia. Timoshenko è attesa in territorio nemico (russo) il 3 marzo e Putin si riappriopria di ciò che da capo del KGB dominava: la dittatura dopo le finte aperture della Olimpiadi della Vergogna a Sochi.
I russi applaudono, ma sappiamo come sono fatti e quanto abbiano a cuore i diritti altrui e la pace, Putin destabilizza il mondo. L’ONU è riunito in seduta d’emergenza per l’ennesima volta, proprio come se la Russia non avesse potere di veto nel Consiglio di Sicurezza.
Un mondo di folli.
©gaiaitalia.com 2014 diritti riservati riproduzione vietata
[useful_banner_manager banners=1 count=1]
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)
