Qualcuno la chiama proposta shock, ma non è una proposta shock, è esattamente la proposta che il regime voluto da Putin può partorire: la naturale evoluzione dell’odio antigay in Russia e della repressione di ogni tipo di dissidenza, di differenza, di disobbedienza.
I gay vanno presi, portati in piazza e frustati pubblicamente, è la proposta che equipara la civile Russia di Putin amico di Berlusconi all’Arabia Saudita, e viene da un deputato provinciale del Trans-Baikhal (il momento richiede di non fare ironia sul nome della località) Alexander Mikhailov, che trova la sua legittimazione nazionale sulla pelle degli omosessuali.
Se a qualcuno viene voglia di fare una battuta sul prossimo deputato che proporrà di ammazzare i gay per le strade, se la risparmi. Quella è una libertà che i civili cittadini del Paese si sono già presi.
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