Sarebbe come dire che si è messo in politica per salvarsi le chiappe, cosa che nemmeno vogliamo pensare data la purezza e l’alta (sic) statura morale del personaggio, però pare che ad Al Tappone I da Arcore le cose potrebbero anche andare male:
la raccolta pubblicitaria di Mediaset continua ad essere consistente, ma pettegolezzi comunisti (pubblicati dal più autorevole settimanale tedesco, Der Spiegel) dicono che le azioni del colosso di famiglia del Nano sono al 55% del loro valore, così che ci sarà da ridere al momento dei dividendi. C’è un divorzio da decine di milioni di euro, ci sono quattrocento milioni di debiti del Milan (e prima o poi l’Unto del Signore dovrà mettere le mani al portafoglio, se l’altissimo Padre gli dará il permesso). Ci sono poi un paio di altri cazzi di secondaria importanza come i risarcimenti comminati dai tribunali comunisti retti dai figlioletti di Stalin (vedi mega multa nel caso Mondadori) o gli aiuti definiti ”illegittimi” ricevuti da Mediaset per il finanziamento dei decoder digitali. Cosucce da alcune centinaia di milioni di euro. E’ fantapolitica, naturalmente. L’Ometto è il perfetto esempio dell’italica onestá, così nemmeno pensare si può che si sia messo in politica (e ci resti) per salvarsi le chiappe.
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