È stata presentata il 24 Novembre, al Museo degli Eremitani di Padova, nella sala del Romanino, la mostra ”L’ERMITAGE A PADOVA, un omaggio a Rembrandt”, che il museo patavino ospiterà fino al 30 Gennaio 2012.
L’occasione è simile a quella veneziana, si tratta di uno scambio fra L’ETERNO PADRE di Giotto, tavola dalla Cappella degli Scrovegni, che verrà esposta nel museo di San Pietroburgo anche per sottolinearne il restauro effettuato, e due ritratti di Rembrandt, dall’ampia presenza dell’olandese nel museo russo: si tratta del RITRATTO DI VECCHIO EBREO del 1654 e del RITRATTO DI VECCHIA del medesimo anno, entrambi facenti parte del primo nucleo di opere di quello che sarebbe diventato il museo, scelte personalmente da Caterina II.
Intorno a questi due capolavori si è radunata una fitta scelta di incisioni, venti autografe, ed altre diciotto di incisori settecenteschi e primo ottocenteschi che ripresero temi di Rembrandt e che molto ne studiarono la tecnica. Tutte le opere grafiche provengono da collezioni locali, e si tratta, tanto per ciò che concerne quelle dell’olandese, come dei temi ripresi da altri, di tirature di altissima qualità. Va da sè che i nomi degli incisori successivi sono di alto livello, infatti si chiamano Francesco Novelli o Maria Ellenrieder, ed anche gli anonimi avevano una mano notevole! Siccome l’artista seguiva molti filoni espressivi e molti temi differenti il percorso spazia e verte su molti soggetti diversi, anche seguendo scelte che corrispondono a temi presenti nelle tele del museo russo.
Non mi soffermo sulla qualità del segno, ma consiglio di guardare molto da vicino per cogliere la precisa qualità ed il reticolo delle linee. Avendo voglia, consiglio di portare una lente, che sarebbe utilissima. Alla bellissima mostra delle Scuderie del Quirinale del 2002, veniva consegnata ad ogni visitatore che lo desiderasse, proprio per fruire al massimo della bellezza del lavoro da molto vicino. È comunque sempre sorprendente il lavoro sulla luce, la composizione ed il ritmo della presenza delle figure, così come lo scavo psicologico reso con le ombre sui volti, e qui, proprio nelle tele, dove le rughe degli anziani sono la scrittura della loro storia, della loro esperienza, della loro saggezza. Puntuale ed esaustivo il catalogo di SKIRA.
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)