L’aspetto più drammatico della drammatica crisi finanziaria e politica che scuote l’Europa e il mondo intero è rappresentato dall’arroganza dei politici che fanno di tutto per non andarsene anche quando la
loro uscita di scena rappresenta la sola soluzione. Non parliamo solo di Al Tappone, uomo detestabile per tutto ciò che rappresenta, e inutile presidente del consiglio attento solo ai cazzi suoi per un ventennio (il secondo ventennio che vede un’imbecille governare l’Italia in meno di un secolo, c’è qualcosa di patologico nella scemenza degli Italiani); si può parlare dell’agonia senza fine del governo greco con un premier dimissionario e una destra che punta i piedi dopo avere provocato tutto ‘sto casino con i conti dello stato falsificati (accusa mossa anche contro il governo italiano nelle scorse settimane). Si potrebbe parlare del vuoto populismo dei Popolari spagnoli, che con la loro pochezza e le loro tre parole in croce danno il voltastomaco. Dall’altro lato francesi e tedeschi danno ordini ai restanti venticinque paesi come se la crisi non riguardasse anche loro. La classe politica europea è composta da deficenti, come ne usciamo?
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