Il fedele Mortensen è ancora una volta in un’avventura di Cronenberg, che ci racconta un triangolo terapeutico che si gioca spazialmente fra Berlino, Vienna e Zurigo, fra Sigmund Freud
(Viggo Mortensen), C. Gustav Jung (Michael Fassbender) e Sabine Spielrein (Keira Knightley). Condotto con controllata abilità, il film snocciola abilmente, grazie ad una sceneggiatura puntuale, la teoria delle libere associazioni, il metodo maieutico, la teoria del transfert e veleggia coerentemente in barca sul lago di Zurigo, naviga sull’oceano con un bastimento, puntutamente fa un’osservazione sul futuro della psicoanalisi negli Stati Uniti, cita con molta giustezza Wagner nella colonna sonora. Tutto è abbastanza giusto, elegantemente e costosamente confezionato… Insomma, un po’ un Bignami di lusso, di quelli rilegati in marocchino rosso, con la costa dorata ed il segnalibro di seta… Bene gli attori, anche Cassel ch’è Otto Gross, credibilissimo Fassbender, misuratissimo Mortensen, e lodevole Knightley, che sta crescendo, come anni or sono non era dato sperare… Si vede volentieri, non ci sono picchi, né cadute, ma neppure invenzioni oniriche, purtroppo/per fortuna!
A DANGEROUS METHOD di David Cronenberg, 99 minuti, in concorso
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