di Effegi
Disney è finita nel mirino della Commissione Federale per le Comunicazioni (FCC), che ha avviato un’indagine sulle sue politiche di inclusione e diversità. L’iniziativa è guidata da Brendan Carr, membro della commissione nominato da Donald Trump, che sospetta possibili violazioni delle normative federali sulle pari opportunità.
Carr ha inviato una richiesta formale al CEO di Disney, Robert Iger, chiedendo spiegazioni sulle strategie aziendali legate alla diversità. Sebbene la compagnia abbia recentemente ridimensionato alcune iniziative, come la piattaforma dedicata ai gruppi sottorappresentati e gli avvisi sui contenuti sensibili nei film classici, per la FCC restano dubbi sulla loro legittimità.
Questa indagine si inserisce in una più ampia battaglia dell’amministrazione Trump contro le politiche di inclusione nel settore mediatico. In passato, la FCC ha già preso di mira colossi come Comcast e NBCUniversal, facendo sospettare che dietro queste azioni vi sia una chiara agenda politica. Disney ha dichiarato che collaborerà con le autorità per chiarire la propria posizione, ma l’esito dell’inchiesta potrebbe ridefinire il futuro delle politiche di diversità non solo per la compagnia, ma per l’intero settore dell’intrattenimento.
(30 marzo 2025)
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