di Giancarlo Grassi
Il PD di Enrico Letta arriva al 19% e il segretario annuncia l’addio alla segreteria e che non si ricandiderà al congresso. Dopo avere mantenuto “unito il PD” che era il compito per cui è stato chiamato Letta dà una lezione di correttezza politica e annuncia di lasciare la segreteria del PD e la sua non ri-candidatura.
Il suo annuncio, mentre Salvini e Calenda si arrampica sugli specchi, è prova di onestà intellettuale e politica. Ma il PD farà un congresso a marzo. Perché suicidarsi è una cosa seria e va considerata in tutti i suoi aspetti.
Così mentre Bonaccini scalda i motori (insieme a Schlein) questo partito dai quadri sclerotizzati che manda in televisione Cuperlo a perdere mille voti a parola, ritorna al balletto del congresso (tardi, bisogna farlo prima) speriamo con la consapevolezza che se non cambia l’identità politica del partito non c’è segretario che tenga, si chiami Letta o Bonaccini o Barbara.
(26 settembre 2022)
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