Orbán avrebbe deciso di dichiarare “organizzazione terroristica” tutti coloro che si riconoscono sotto la sigla “antifa”, milioni di persone in tutto il mondo. Perché la libertà di parola, come sta a dimostrare Trump che sta distruggendo colpo su colpo costituzione e emendamenti nel silenzio assoluto delle opposizioni al Congresso.
Dunque per colpire Ilaria Salis, della quale è stata chiesta la decadenza da parlamentare europea, come ogni buon autocrata insegna, si mette fuorilegge un pezzo di mondo e si potrà colpire potenzialmente qualsiasi gruppo sociale che si riconosca nei simboli antifascisti. Anche se è solo, per ora, la sigla “Antifa” ad essere colpita la caccia è aperta. E lo è per colpire un’eurodeputata accusata, pare senza prove, di avere pestato gente per strada come delirante post X del portavoce del governo ungherese.
Va ricordato che “Antifa” non è una sigla organizzata o un partito politico, ma un cappello sotto al quale si riuniscono, a sigle variabili, con modalità di azione politica e conflittuale differente, gruppi antifascisti in tutto il mondo. La decisione di dichiarare una sigla come “Antifa”, organizzazione terroristica significa colpire potenzialmente qualsiasi gruppo sociale che si riconosca in quella sigla politica e nei suoi simboli arrivando, dunque, a poter colpire qualsiasi oppositore politico.
A dimostrazione che la democrazia e la libertà di parola muoiono quando il fanatismo, gli applausi e le ricerca di un dio in terra, prendono il posto della ragionevolezza e del vivere civile.
(19 settembre 2025)
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