di Andrea Mauri
Lisbona è stata lo scenario dell’Europride 2025. Sabato 21 giugno la comunità LGBTQIA+ si è data appuntamento per le strade della capitale portoghese in un pomeriggio di sole e di luce, il cielo azzurro profondo e l’oro di un’estate lusitana.
Appuntamento nella via più elegante della città, Avenida da Liberdade, lungo viale alberato, per scendere fino a Restauradores e Rossio e arrivare alla famosa Praça do Comércio, che si affaccia sul fiume Tago, così ampio, così vicino alla foce da sembrare un oceano.
Nella colorata e gioiosa comunità si parlavano tante lingue. Non solo portoghese. Ma anche spagnolo, italiano, inglese, tedesco, polacco, francese. Tante le delegazioni europee, arrivate per celebrare insieme la festa e la lotta per i diritti, che non devono mai darsi per scontati, e per i quali combattere ogni giorno in un gruppo coeso.
Ad aprire la marcia la delegazione di Amsterdam, che ospiterà l’Europride e il World Pride 2026. A seguire gruppi, collettivi, singoli, tutti a rivendicare che questo appuntamento “è più importante che mai”. Lungo il corteo, musica dai carri, striscioni, slogan, tanti ventagli per il caldo. Ventagli che con un rapido gesto del polso producevano schiocchi a ritmo di musica e di parole, applausi da condividere per chiedere più visibilità, più rispetto, più accettazione.
Si respirava felicità dentro il corteo, ma anche rabbia. Rabbia per il periodo difficile che stiamo attraversando. Rabbia per chi non può manifestare liberamente, per i Pride che sono stati vietati. Il prossimo 28 giugno si terrà a Budapest la marcia cancellata dal governo di Viktor Orbàn e benedetta invece dal sindaco progressista della capitale ungherese, Gergely Karácsony, una sfida aperta al governo magiaro. A Lisbona si è sfilato anche per loro, anche per chi scenderà in piazza mettendo in pericolo la propria vita. Questi i temi che risuonavano tra gli slogan e la voglia di stringersi in piazza, tutti insieme, anche se lontani.
La marcia dell’Europride è stata preceduta da una settimana di attività, dibattiti, concerti, spettacoli ed è culminata nelle migliaia di persone che hanno invaso pacificamente Praça do Comércio, dove è stato allestito un grande palco per gli interventi dei collettivi LGBTQIA+ e per la musica, tanta musica, tanti artisti internazionali, mentre il perimetro della piazza era occupato da stand per rifocillarsi e rinfrescarsi dal caldo. Un punto di incontro per la comunità, dove ballare, chiacchierare, conoscersi, scambiarsi opinioni e impressioni su questa grande giornata di rivendicazione dei diritti. Gli edifici gialli che circondano lo spazio, i portici, la statua equestre del re D. José I, tutto era illuminato dal sole del pomeriggio, mentre sullo sfondo spuntavano dal Tago barche a vela e a motore nella placida aria di inizio estate.
Festa fino a tarda notte in piazza, ma anche negli altri luoghi di incontro della comunità portoghese, in un saliscendi continuo tra le colline di Lisbona, senza però sentire la stanchezza, anzi con il desiderio di vivere appieno una giornata indimenticabile.
(24 giugno 2025)
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