Metti che, finito il campionato e tu sia stanco di calcio, un ipotesi tanto scellerata quanto improbabile, e tu decida di dire di disdire l’abbonamento a DAZN (arrivederci!!!), che poi rinnoverai per il tuo piacere prima della prossima stagione nella speranza che il prossimo bando sull’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A migliori l’offerta e non costringa i malati di calcio ad umiliarsi guardando una rotellina che comincia a girare all’infinito mentre l’attaccante è lì, concentrato, davanti al dischetto del calcio di rigore.
Disdire l’abbonamento a DAZN non è proprio cosa semplicissima. Lo racconta il sito fabiosalamida.it e lo fa così.
Non basta un “no, grazie”
Come già accaduto in passato, vado sul sito della piattaforma di streaming per annullare l’abbonamento, una procedura fino a ieri molto semplice: con un semplice clic si bloccava il rinnovo automatico e l’accredito su carta di credito. E qui la prima sorpresa: dopo aver cliccato su “annulla abbonamento”, si apre una finestra che ti propone di mettere in pausa la sottoscrizione dello stesso per due mesi.
Ci penso un attimo, ma realizzo quasi subito che il campionato di calcio riprenderà a fine agosto e nella mia mente si materializzano le domeniche di luglio a Fregene, gli spritz sulla spiaggia, le bruschette con le telline, lo spaghetto a vongole e il vino bianco. Opto quindi per un cordiale “no, grazie” sperando che a quel punto la disdetta proceda. Speranza vana: dopo aver cliccato diverse volte su “no, grazie”, metto gli occhiali e riesco a leggere una scritta che spiega che per disdire l’abbonamento bisogna aprire una chat con un operatore e digitare “voglio disdire”.
L’arrivo di Jurgen
Apro dunque la chat confidando su un automatismo gestito da un’intelligenza artificiale che proceda con la disdetta in automatico dopo aver digitato “voglio disdire”. Altra speranza vana: prima ancora di riuscire a digitare la formula, si materializza un certo Jurgen, l’operatore. Jurgen è l’equivalente tedesco di Giorgio, è di origine greca e il suo il significato è “colui che lavora la terra”.
Jurgen scrive subito male il mio nome e in un italiano da elettore della Lega mi chiede in che modo possa essermi utile. A quel punto digito il fatidico “voglio disdire” e aspetto che mi risponda “ok, procedo con la disdetta”. Ennesima speranza vana: la risposta è un inquisitorio “posso chiederti il motivo per cui stai chiedendo la disdetta prego?”. E io mi immagino lì, nudo, in una fredda stanzetta spoglia, legato a una sedia di legno, con una lampadina puntata in faccia e Jurgen con la divisa delle SS pronto a farmi waterboarding per non aver giurato fedeltà al Terzo DAZN.
Il resto della cronaca va letto e vi invitiamo quindi a cliccare il link in alto per godervela.
(22 luglio 2023)
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