Un allarme aereo è scattato in diverse regioni dell’Ucraina. Le forze russe hanno lanciato droni d’attacco da sud. Che le difese aeree di Kiev hanno abbattuto. Ma non si tratta dell’unico allarme e forse nemmeno del più pericoloso: da un lato la Polonia ha dichiarato che ottomila uomini della Wagner in Bielorussia rappresentano un serio pericolo, il presidente Zelensky è tornato a lanciare l’allarme sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo Zelensky la Russia potrebbe ricorrere a un “atto terroristico” contro la centrale (e quindi contro l’Europa) perché “tecnicamente pronta a provocare un’esplosione locale all’impianto, che potrebbe portare al rilascio di sostanze pericolose nell’aria”.
Secondo Repubblica i funzionari di Kjiv avrebbero comunicato al direttore della Cia William Burns – durante un viaggio segreto in Ucraina agli inizi di giugno – l’esistenza di una strategia per riprendere i territori occupati dalla Russia e aprire le trattative per un cessate il fuoco entro la fine dell’anno. Il quotidiano di Maurizio Molinari cita notizie del Washington Post.
(2 luglio 2023)
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