di Daniele Santi
Nonostante gli sforzi di Meloni d’Italia e allegre Brigate a Destra di apparire presentabili [sic] con l’accordo quadro da 100 miliardi di deficit all’insegna di un dio, patria e famiglia sommessamente suggerito, ma non per questo meno gridato, arriva Berlusconi con il consueto tatto a lanciare la deriva estremista.
Il Vetusto leader del partito in dissolvimento come il suo creatore ha infatti sommessamente suggerito, come è nel suo stile e a conferma che queste destre sono sempre più estreme e pericolose, che nel caso passasse il presidenzialismo a colpi di maggioranze assolute e cambi costituzionali, Mattarella dovrà dimettersi e lasciare spazio al nuovo Orbàn di italica genetica. Lo ha affermato in un’intervista a Radio Capital, perfetta per target e fascia d’ascolto diciamo…
L’uscita berlusconiana permette un’ulteriore traduzione del famoso accordo-quadro delle destre reso noto ieri e ne sbugiarda i toni da volemmose bene che lo contraddistingue, accordo-quadro che esclude – come argutamente Di Maio ricordava a In Onda prima dell’incomprensibile apparizione di Tremonti – ogni cosa che non si voglia inserire in programma, che non vuol dire non volerla fare.
Lancia il solito grido Enrico Letta: “Questa destra è pericolosa”. E sarà anche vero che è la solita vecchia storia, ma è così perché siamo di fronte alla solita vecchia pericolosa destra illiberale e nostalgica. Basti guardare agli appelli che giungono alla leaderessa da Latina.
(12 agosto 2022)
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